Scegliere un POS sembra facile, ma è uno degli acquisti che più spesso genera rimpianti.
All’inizio tutto funziona, poi arrivano canoni inattesi, commissioni più alte del previsto e funzioni che restano inutilizzate.
Se stai valutando un POS o ne usi già uno senza aver mai fatto confronti, probabilmente almeno uno di questi errori ti riguarda.
POS consigliati: tabella di riepilogo
| POS | Prezzo e costi | Perché è interessante | Richiesta |
| Revolut Reader | Acquisto terminale (39 €), nessun canone fisso, commissioni circa 1,50% su transazioni | Ottimo per chi usa già Revolut, incassi occasionali o piccoli negozi |
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| myPOS Go 2 | Circa 29 € una tantum, nessun canone, commissioni 1,20% | Adatto a professionisti e piccoli esercenti, incassi flessibili, costi sotto controllo |
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| myPOS Carbon | Circa 229 € una tantum, nessun canone, commissioni 1,20% | Buona scelta per negozi con incassi frequenti che vogliono evitare canoni |
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| SumUp Solo Lite | Circa 29 € una tantum, nessun canone, commissioni 1,95% | Ideale per piccoli importi e pagamenti rapidi, semplicità totale |
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| Axerve POS Easy (a commissioni) | Nessun canone, terminale incluso, commissioni 1,00% | Conviene a chi incassa in modo variabile e non vuole costi fissi |
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| Nexi Mobile POS | Circa 29–39 € una tantum, canone zero su piani base, commissioni intorno a 1,89% | Soluzione equilibrata per professionisti e piccoli negozi |
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Errore 1: scegliere il POS guardando solo il prezzo
Il primo errore è fissarsi sul costo iniziale del dispositivo.
Un POS “economico” all’acquisto può sembrare una buona scelta, ma spesso nasconde costi che emergono solo con l’uso: canoni mensili, commissioni elevate, vincoli contrattuali.
Il vero parametro da guardare non è quanto spendi oggi, ma quanto ti costa il POS in un anno.
Il POS più economico all’inizio è spesso il più caro dopo dodici mesi.
👉 Scopri quanto costerà il POS nel 2026
Errore 2: pagare un canone fisso senza sapere perché
Il canone mensile non è sempre un male, ma diventa un problema quando viene pagato “per abitudine”.
Succede spesso a professionisti, attività stagionali o negozi con incassi irregolari: il POS viene usato poco, ma il costo resta fisso ogni mese.
Il canone ha senso solo quando il POS lavora davvero, tutti i giorni, e porta un vantaggio concreto.
👉 I POS senza canone per incassi flessibili
Errore 3: non pensare a come incassi davvero
Molti scelgono il POS senza chiedersi come avvengono i pagamenti nella pratica.
Piccoli importi, pagamenti contactless rapidi, uso al banco o in mobilità: sono dettagli che cambiano completamente la convenienza di una soluzione rispetto a un’altra.
Il POS giusto dipende più dal tuo cliente che da te.
Se incassi spesso pochi euro, le commissioni pesano più delle funzioni avanzate. Se lavori in mobilità, la semplicità conta più di tutto.
👉 I POS più adatti al tuo tipo di incasso
Errore 4: scegliere funzioni che non userai mai
POS Android, app, pacchetti avanzati, servizi accessori.
Sulla carta sembrano utili, nella realtà vengono usati raramente. Il problema è che si continuano a pagare ogni mese.
Pagare per funzioni inutilizzate è uno spreco silenzioso, che incide sui costi senza migliorare il lavoro quotidiano.
👉 Differenze tra SmartPOS e POS tradizionali
Errore 5: firmare senza confrontare alternative
Questo è l’errore più comune e anche il più costoso.
Molti scelgono il primo POS consigliato dalla banca, dal commercialista o da un collega, senza guardare cosa offre il mercato.
Il vero errore non è scegliere un POS sbagliato, ma non confrontarne nemmeno uno.
Bastano pochi minuti per capire se stai pagando il giusto o se esiste una soluzione più adatta alla tua attività.