Caffè, bottiglietta d’acqua, biglietto per un piccolo evento: gli scontrini sotto i 5 euro sono frequenti, ma le commissioni possono erodere il margine. Nel 2025 l’equilibrio è cambiato: alcuni provider hanno introdotto agevolazioni sui micropagamenti e modelli senza canone con percentuali contenute. Qui facciamo i conti, con esempi pratici, e indichiamo i POS che reggono meglio le microtransazioni.

Microtransazioni con POS: quanto pesano le commissioni sotto i 5 €

Con un modello percentuale puro, il costo varia linearmente con l’importo. Su 5 €, una commissione dell’1% pesa 0,05 €, mentre all’1,5% pesa 0,075 €. All’1,95% pesa invece 0,0975 €.

La convenienza peggiora quando si aggiunge una fee fissa per transazione (anche pochi centesimi incidono molto su importi minimi). Per questo, nei micropagamenti funzionano meglio i piani senza quota fissa e con percentuali basse o, ancora meglio, agevolazioni dedicate per i ticket piccoli.

Le novità che cambiano il calcolo

Due tendenze stanno aiutando bar, edicole, chioschi, musei e micro-retail:

  • Sconti o azzeramenti sotto i 10 €: alcuni operatori hanno introdotto promozioni che azzerano la commissione sui pagamenti fino a 10 €, entro soglie mensili prestabilite. Questo rende i micropagamenti sostanzialmente “neutri” sul margine, finché si resta nel plafond promozionale.
  • Modelli a consumo con % ridotta: piani senza canone e commissione 1% si rivelano molto competitivi per scontrini bassi e volumi non elevatissimi, perché evitano canoni che graverebbero sul punto di pareggio.

Soglie di convenienza: esempi rapidi

  • Esempio A – Percentuale 1%: su 5 € paghi circa 0,05 €, su 3 € circa 0,03 €. Adatto a chi non vuole canoni e fa molti piccoli incassi.
  • Esempio B – Percentuale 1,95%: su 5 € paghi 0,10 €. Se attivi un piano promo che azzera le commissioni sotto i 10 €, il costo scende a 0 finché hai plafond disponibile; oltre il plafond ritorni alla percentuale standard o ridotta del piano.
  • Esempio C – Percentuale 1,3%: su 5 € paghi 0,065 €; utile se non è previsto un fee fisso per transazione e se serve accredito rapido su conto dedicato.

Oltre le fee: cosa valutare per i micro-ticket

La sola percentuale non basta. Per chi lavora “di volume” con scontrini da 2–5 € contano anche: tempi di accredito, affidabilità in offline (eventi, aree difficili), invio ricevuta digitale (per evitare carta) e la stabilità della rete (SIM multi-operatore se si lavora all’esterno). Se hai stagionalità marcata, evita canoni non sospendibili.

I migliori POS per importi sotto i 5 € (2025)

Ecco una selezione dei migliori POS basata su offerte attuali e vocazione ai micropagamenti.

SoluzionePerché è adatta ai micro-ticketSchema costi rilevante per < 5 €Dove acquistarlo
Nexi (SmartPOS / Mobile POS / SoftPOS)Disponibili iniziative micropagamenti con zero commissioni fino a 10 € (con finestre/promozioni 2025). Prodotti differenziati da mobile a smart.Promozioni “zero commissioni sotto 10 €” 2025 (fino a scadenza/condizioni). In generale percentuali tipiche del mercato retail.Nexi Shop
SumUp (Solo Lite / Terminal + Pagamenti Plus)Piano facoltativo che riduce la % e include zero commissioni fino a 10 € entro plafond mensile. Dispositivi senza canone e semplici da usare.Standard 1,95%; con Pagamenti Plus 0,95% e zero fee ≤10 € entro tetto mensile.SumUp Shop
Axerve Smart POS Easy (a consumo)Senza canone con 1% di commissione: molto competitivo per scontrini piccoli e volumi non altissimi. SIM multi-operatore inclusa.~1% sul transato, zero canone. Alternativa a canone fisso senza commissioni (utile solo se il volume è consistente).Axerve POS Easy a commissioni
myPOS Go 2Portatile, accredito rapido su conto myPOS. 1,20% per transazione nel piano Standard.1,20% su carte SEE in presenza (tariffe soggette a profilo/carta). Nessun canone ricorrente.myPOS Shop

Nota: promozioni su “zero commissioni ≤10 €” hanno limiti temporali e/o plafond mensile. Verifica sempre termini aggiornati, scadenze e carte incluse.