Leggere un estratto conto POS non significa soltanto controllare quanto è stato incassato, ma anche comprendere in modo chiaro le dinamiche di ogni movimento. Nei documenti forniti dall’acquirer o dal provider sono riportati i pagamenti effettuati con carte e wallet digitali, le commissioni applicate, i tempi di accredito sul conto corrente e, se presenti, eventuali storni o rimborsi. Sapere come interpretare questi dati consente di evitare errori contabili e di avere sempre sotto controllo la redditività delle operazioni.
Cosa mostra un estratto conto POS
Ogni estratto conto registra le transazioni con data, ora, importo e circuito utilizzato. Questo dettaglio permette di verificare se un pagamento corrisponde a uno scontrino o a una ricevuta emessa, riducendo il rischio di discrepanze tra cassa e incassi elettronici.
All’interno del documento si trovano anche le commissioni, che possono essere calcolate come percentuale sull’importo, come quota fissa o come combinazione delle due.
È importante prestare attenzione perché la stessa transazione, a seconda del circuito, può avere costi diversi: ad esempio un pagamento con carta di credito internazionale potrebbe generare una commissione più alta rispetto a una carta di debito nazionale.
Commissioni e accrediti: cosa osservare
Le voci relative alle commissioni vanno sempre messe in relazione con i tempi di accredito. Un estratto conto completo mostra infatti non solo quanto è stato trattenuto, ma anche quando il denaro verrà trasferito sul conto dell’esercente.
Nel 2025 la maggior parte dei provider accredita in uno o due giorni lavorativi, ma esistono differenze rilevanti: alcune soluzioni come myPOS garantiscono accrediti immediati sul conto dedicato, mentre i contratti bancari tradizionali possono richiedere tempi più lunghi. Anche questi dettagli incidono sulla liquidità dell’attività e meritano un monitoraggio costante.
Come usare l’estratto conto POS nella gestione quotidiana
Per una lettura corretta è utile confrontare i totali giornalieri riportati dal POS con quelli del registratore telematico o del gestionale contabile. In questo modo è possibile individuare subito eventuali scostamenti.
Un altro aspetto spesso trascurato riguarda i chargeback: quando un cliente contesta un pagamento, l’estratto conto segnala la transazione stornata e l’impatto sul saldo finale. Non si tratta di voci frequenti, ma ignorarle può compromettere la quadratura dei conti.
Infine, la riconciliazione periodica consente di valutare se le commissioni applicate corrispondono a quelle previste dal contratto.
Scaricare i report in formato digitale e inserirli nella contabilità permette di costruire una visione completa, utile anche per calcolare il punto di convenienza tra modelli a canone e modelli a consumo.