Negli ultimi anni, l’Italia ha adottato un approccio più intenso per promuovere i pagamenti elettronici, introducendo regole specifiche e obblighi per esercenti e professionisti. L’obiettivo principale di queste normative è ridurre l’uso del contante, favorire la tracciabilità delle transazioni e combattere l’evasione fiscale. Ma cosa dice esattamente la legge? Quali sono le sanzioni previste per chi non si adegua? In questa guida, aggiornata al 2024, esploreremo nel dettaglio la normativa sui POS, le leggi di riferimento, gli obblighi per esercenti e professionisti, e gli incentivi disponibili per chi adotta questi dispositivi.
Cos’è un POS e perché è fondamentale
Il POS, acronimo di “Point of Sale“, è un dispositivo che consente di accettare pagamenti elettronici tramite carte di credito, debito o prepagate. Il suo funzionamento è semplice: il cliente inserisce la carta o utilizza la funzione contactless, il terminale legge i dati e autorizza il pagamento tramite una connessione internet.
Tra i vantaggi principali spiccano:
- Riduzione del contante: meno rischi di furti o errori di gestione del denaro.
- Tracciabilità: maggiore trasparenza nelle transazioni.
- Comodità: sia per i clienti che per gli esercenti.
- Integrazione con sistemi di gestione: i POS più avanzati offrono funzioni di gestione contabile e analisi delle vendite.
Normativa sui POS: come si è evoluta nel tempo
L’obbligo di accettare pagamenti elettronici nasce con il Decreto Legge n. 179/2012, convertito nella Legge n. 221/2012. Questa norma, entrata in vigore il 1° gennaio 2014, imponeva a commercianti e professionisti di accettare pagamenti con carte di debito per importi superiori a 30 euro. Tuttavia, inizialmente non erano previste sanzioni per chi non si adeguava, rendendo la norma poco efficace.
Un passo significativo è stato compiuto con il Decreto Legge n. 36/2022 (PNRR 2), convertito con modificazioni dalla Legge n. 79/2022. Questo decreto, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha introdotto:
- L’obbligo di accettare pagamenti elettronici per qualsiasi importo, senza più soglie minime.
- Sanzioni per chi non si adegua, in vigore dal 30 giugno 2022.
Chi è obbligato a dotarsi di POS: le categorie interessate
L’obbligo di accettare pagamenti elettronici riguarda tutti i soggetti che vendono beni o prestano servizi al pubblico, tra cui:
- Commercianti e negozianti.
- Artigiani, come parrucchieri, idraulici ed elettricisti.
- Liberi professionisti (medici, avvocati, architetti, ecc.).
- Titolari di bar, ristoranti, alberghi e B&B.
- Venditori ambulanti e tassisti.
Esenzioni specifiche
Ci sono alcune eccezioni all’obbligo:
- Oggettiva impossibilità tecnica: ad esempio, in zone senza copertura di rete o infrastrutture inadatte.
- Transazioni tra professionisti: l’obbligo riguarda solo le transazioni con privati.
Tabaccai e monopoli
Un caso particolare riguarda i tabaccai, inizialmente esclusi dall’obbligo per i prodotti soggetti a monopolio di Stato. Tuttavia, a partire dal 2023, anche loro devono dotarsi di POS per qualsiasi transazione, comprese le vendite di sigarette e valori bollati.
Le sanzioni previste per chi non rispetta la normativa
Dal 30 giugno 2022, gli esercenti che rifiutano un pagamento elettronico sono soggetti a:
- Una sanzione fissa di 30 euro.
- Una sanzione variabile pari al 4% del valore della transazione rifiutata.
Esempio pratico
Se un commerciante rifiuta un pagamento elettronico di 50 euro, la sanzione sarà di 30 euro (sanzione fissa) + 2 euro (4% di 50 euro), per un totale di 32 euro.
Queste sanzioni sono applicate anche se il rifiuto è legato a problematiche temporanee del dispositivo, come mancanza di connessione o guasti non segnalati.
Incentivi per favorire l’uso dei POS
Per incoraggiare l’adozione dei POS, il governo italiano ha previsto un particolare incentivo fiscale, ovvero l’applicazione di un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per i pagamenti elettronici, disponibile per gli esercenti con un fatturato annuo inferiore a 400.000 euro.
Come adeguarsi: consigli per esercenti e professionisti
Scegliere il dispositivo POS adatto alle proprie esigenze è fondamentale. Le principali categorie di POS disponibili sono:
- POS fisso: ideale per negozi con una postazione fissa.
- POS portatile: perfetto per attività con mobilità limitata, come ristoranti.
- POS mobile: si collega a smartphone o tablet, adatto per liberi professionisti o ambulanti.
Come scegliere il POS giusto, confrontando i provider
È importante valutare i costi associati al POS, tra cui:
- Commissioni sulle transazioni.
- Canone mensile.
- Spese di installazione e manutenzione.
Impatto della normativa sull’economia italiana
Secondo i dati della Banca d’Italia, l’introduzione delle normative sui POS ha contribuito a una progressiva riduzione dell’uso del contante, che nel 2024 rappresenta circa il 60% delle transazioni totali, contro il 68% del 2020.