I POS (Point of Sale) sono ormai indispensabili in ogni punto vendita, ma possono raccogliere dati sensibili dei clienti. Sapere quali informazioni passa un terminale, come vengono protette secondo GDPR e PCI DSS, e che diritti ha l’utente è essenziale per lavorare in sicurezza, garantendo rispetto della privacy e fiducia del consumatore.
POS e privacy: quali dati raccoglie il POS?
Durante la transazione, il POS tratta dati come il numero della carta (PAN), la sua scadenza, il nome del titolare, l’importo e talvolta dettagli del programma di fidelizzazione o dati personali del cliente. Queste informazioni rientrano nella categoria cardholder data, che è soggetta a regole molto rigorose di protezione.
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Gli standard di sicurezza obbligatori (PCI DSS & P2PE)
Il POS deve essere conforme allo standard PCI DSS, che impone misure di sicurezza come la cifratura dei dati a riposo e in transito, il controllo accessi, il monitoraggio delle reti e procedure di sicurezza rigorose.
Inoltre, i terminali dotati di Point‑to‑Point Encryption (P2PE) cifrano i dati direttamente all’ingresso nel dispositivo, rendendoli illeggibili anche in caso di compromissione.
POS, privacy e GDPR: la protezione dei dati personali
Il GDPR richiede trasparenza e un uso legittimo dei dati personali: quelli raccolti dal POS possono essere trattati solo se c’è una base giuridica (ad es. esecuzione del contratto). Gli esercenti sono anche responsabili di informare i clienti sulle modalità e finalità del trattamento, sul periodo di conservazione e sui loro diritti (accesso, rettifica, cancellazione). Inoltre, può essere necessario nominare un Data Protection Officer (DPO) se il volume di dati è rilevante.
ePrivacy e dispositivi terminali
Secondo la direttiva ePrivacy, l’accesso o l’utilizzo delle capacità di archiviazione del dispositivo dell’utente (ad es. cookie o dati sensibili) richiede generalmente il consenso, a meno che non sia necessario solo per fornire il servizio richiesto (come il pagamento). Quindi, il POS non può leggere dati personali dal dispositivo dell’utente senza autorizzazione.
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Come tutelare la privacy al punto vendita
- Usa terminali P2PE validati, per ridurre la superficie di rischio e gli obblighi PCI DSS.
- Non memorizzare dati sensibili sul POS; usa token o pseudonimi anonimi.
- Fornisci informazioni chiare sul trattamento e mantieni registri aggiornati delle operazioni.
- Implementa la privacy by design, vale a dire, fai della protezione dei dati un elemento strutturale del sistema POS fin dalla progettazione.
Conclusioni
Il POS gestisce informazioni delicate e richiede livelli elevati di sicurezza e conformità. L’unione tra standard tecnici (PCI DSS, P2PE) e normativa europea sulla privacy (GDPR, ePrivacy) garantisce che il pagamento sia non solo efficiente, ma anche rispettoso dei diritti dei consumatori. Per i negozianti, investire in queste pratiche significa proteggersi da rischi legali e costruire un rapporto di fiducia con la clientela.