La rateizzazione “Buy Now, Pay Later” non è più un’esclusiva dell’e-commerce: oggi molti esercenti la propongono direttamente a cassa, tramite POS o gestionale integrato. Il motivo è semplice: consente al cliente di diluire la spesa senza dover attivare linee di credito tradizionali, riduce i “ripensamenti” in prossimità del pagamento e porta spesso a uno scontrino medio più alto. Per l’esercente, però, non è solo un bottone in più sul terminale: significa valutare con attenzione costi, rischio operativo, flussi contabili e politiche post-vendita. L’obiettivo non è “vendere a tutti i costi”, ma offrire un’opzione in più che non complichi la gestione quotidiana e che mantenga coerenza con le regole già adottate per pagamenti con carta e contanti.

Rateizzazione BNPL su POS: come funziona in negozio

In fase di pagamento, il POS o il gestionale propone (quando il carrello è idoneo) una o più soluzioni di rateizzazione fornite dal partner BNPL. Il cliente seleziona il piano preferito e completa l’autenticazione prevista; a quel punto l’esercente riceve normalmente l’importo totale (o quasi) entro i tempi di accredito concordati, mentre sarà il provider a occuparsi degli addebiti successivi al cliente finale.

Le commissioni e gli eventuali costi fissi variano in funzione del ticket medio, del settore merceologico e della valutazione del rischio: è frequente che le categorie con maggiore incidenza di resi o di frodi abbiano condizioni meno favorevoli, mentre i comparti con domanda stabile e bassa sinistrosità beneficiano di pricing più competitivo.

In negozio l’esperienza deve restare fluida: pochi passaggi, messaggi chiari sul terminale, stampa o invio digitale della ricevuta con l’indicazione del piano attivato.

POS e rateizzazione BNPL: vantaggi e limiti

L’adozione del BNPL in cassa può portare benefici tangibili: più conversioni sui carrelli “di confine”, minor abbandono in prossimità del POS e possibilità di proporre bundle o upgrade che, senza rate, verrebbero scartati.

Spesso il provider supporta anche attività di marketing (dalla visibilità in app alle promo co-brand) che possono generare traffico qualificato. Il rovescio della medaglia è che, rispetto a una carta “classica”, le commissioni sono in genere più alte e richiedono di ragionare sul margine netto per linea di prodotto.

Occorre inoltre definire con precisione le policy di reso e rimborso: per il cliente devono essere identiche a quelle previste per gli altri metodi di pagamento, senza eccezioni o percorsi tortuosi.

È consigliabile verificare anche le esclusioni merceologiche previste dal provider e stabilire soglie minime di importo sotto le quali proporre la rateizzazione non ha senso né per l’esperienza cliente né per i conti.

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Integrazione tecnica e contabile

Sul piano tecnico, nei POS Android moderni il BNPL si attiva spesso con una app o un modulo aggiuntivo distribuito dal fornitore. In alternativa, si può generare un link di pagamento direttamente dal gestionale e inviarlo al cliente via SMS o QR, completando la pratica sul suo smartphone. In entrambi i casi è utile mappare il BNPL su un conto contabile dedicato e su un codice di causale distinto, così da riconciliare in modo immediato accrediti, commissioni e fee del servizio. Se l’esercente vende anche online, conviene abilitare lo stesso provider BNPL pure sull’e-commerce: mantenere coerenza omnicanale riduce attriti, semplifica la comunicazione alla clientela e consente una reportistica unificata. Lato front office, è sufficiente che il personale riconosca il flusso a colpo d’occhio: quando proporlo, quali messaggi far passare, come gestire uno storno o un cambio articolo collegato a una rateizzazione attiva.

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Rischi, compliance e comunicazione

Il merito creditizio e il rischio di sovraindebitamento del cliente sono valutati dal provider BNPL, ma all’esercente restano precisi doveri: informare con chiarezza su costi, numero e scadenza delle rate, eventuali penali e condizioni di recesso o reso.

Una scheda sintetica in cassa, stampata o digitale, e due frasi standard da usare durante la proposta rendono il processo trasparente e riducono contestazioni future. È importante anche la coerenza documentale: fatture, ricevute, note di credito e rimborsi devono riportare il metodo di pagamento BNPL e il riferimento al piano, così che la contabilità possa ricostruire ogni passaggio.

Infine, la formazione del personale è parte della compliance: sapere quando ha senso proporre la rateizzazione, come rispondere ai dubbi più comuni e come gestire un reso con piano attivo è ciò che trasforma il BNPL da semplice “opzione tecnica” a servizio utile e sostenibile per il negozio.