Sempre più persone, anche senza un’attività formale, si chiedono se sia possibile accettare pagamenti con carta senza partita IVA. La domanda è comune tra chi vende saltuariamente oggetti artigianali, fa piccoli mercatini, propone servizi occasionali o semplicemente desidera offrire un metodo di pagamento comodo e tracciabile.

Si può avere un POS senza partita IVA? Dipende dalla casistica

La risposta breve è: sì, ma solo in alcuni casi limitati e con precisi vincoli.

Quando è possibile:

  • Se si tratta di un’attività non abituale e occasionale.
  • Se si agisce come persona fisica e non si superano determinati limiti di reddito.
  • Se si utilizza il POS per incassare rimborsi, donazioni o vendite occasionali (es. mercatino tra privati, vendita oggetti usati, hobbistica non professionale).

Quando non è possibile:

  • Se si svolge un’attività continuativa o strutturata, anche se a basso reddito.
  • Se si partecipa regolarmente a fiere, mercati o vendite online.
  • Se si emette ricevute fiscali o scontrini (serve registrazione IVA o regime forfettario).

In tutti questi casi è obbligatoria l’apertura di una partita IVA, secondo l’art. 5 del D.P.R. 633/1972.

Limiti e obblighi per chi incassa senza partita IVA

In assenza di partita IVA, il pagamento elettronico può essere accettato solo come corrispettivo per attività saltuarie, ai sensi dell’art. 67 del TUIR, comma 1, lettera l.

Attenzione però a questi punti:

  • È vietato svolgere attività imprenditoriale in modo continuativo. Il rischio è una contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate per “evasione da attività in nero”.
  • Non si può emettere fattura, ma solo una ricevuta generica. Non si può applicare IVA.
  • Il reddito generato va dichiarato nel quadro RL della dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF).
  • Le entrate occasionali non devono superare i 5.000 euro annui netti per rimanere fuori dagli obblighi previdenziali (contributi INPS).

Le soluzioni POS senza partita IVA

Alcuni operatori POS consentono, in via eccezionale e con limitazioni, l’apertura di un account anche a persone fisiche senza partita IVA, purché dichiarino che l’uso sarà sporadico e non professionale.

SumUp

  • Accetta la registrazione come privato cittadino, senza obbligo di partita IVA.
  • Permette di ricevere pagamenti via app o dispositivo fisico.
  • Richiede codice fiscale, IBAN e documento d’identità.
  • È vietato l’uso continuativo o professionale: la piattaforma può sospendere l’account se rileva transazioni ricorrenti.

myPOS

  • Richiede normalmente una partita IVA.
  • Possibilità di gestire i fondi tramite carta aziendale e conto dedicato.

Nexi, Axerve e altri provider bancari

  • In genere richiedono partita IVA obbligatoria, in quanto rivolti esclusivamente ad attività commerciali regolari.

Alternative al POS per chi non ha partita IVA

Se non hai una partita IVA e non rientri nei casi ammessi dai provider POS, puoi considerare soluzioni di pagamento peer-to-peer o alternative digitali, ma con limiti chiari.

1. Bonifico istantaneo

Ideale per cifre medio-alte. È tracciabile ma poco pratico per vendite veloci.

2. Satispay

In certi casi consente l’uso tra privati, ma per ricevere pagamenti come venditore è richiesta la partita IVA.

3. PayPal.me

Permette di ricevere pagamenti tramite link. Anche qui: attenzione se usato in modo sistematico, perché c’è il rischio di blocco o di adempiere all’obbligo fiscale.

Considerazioni finali: POS senza partita IVA sì, ma solo se l’attività è saltuaria e tracciata

Chi non ha una partita IVA può accettare pagamenti con carta solo in presenza di attività non abituale e saltuaria, entro limiti precisi. SumUp è, ad oggi, una delle poche soluzioni disponibili per i privati, ma va usata con cautela, evitando utilizzi ricorrenti o professionali.

Se l’attività diventa stabile o supera i 5.000 euro annui, è opportuno aprire una partita IVA in regime forfettario e utilizzare un POS intestato all’attività. In questo modo si resta in regola con il fisco, si può emettere fattura e accedere a dispositivi più evoluti.