Accettare pagamenti elettronici in taxi e NCC è ormai un obbligo normativo. Dal 30 giugno 2022 ogni rifiuto di pagamento con carta comporta una sanzione, e le categorie che operano nel trasporto pubblico non di linea sono direttamente coinvolte. Al tempo stesso, la possibilità di incassare in modo rapido e sicuro migliora la fiducia dei clienti, in particolare turisti e viaggiatori stranieri, abituati a non utilizzare contanti. Oggi esistono diverse soluzioni dedicate che permettono di coniugare conformità normativa, velocità di incasso e sostenibilità economica.

Obblighi normativi POS per taxi e NCC

La legge italiana ha reso obbligatorio il POS già nel 2014, ma solo dal 2022 sono operative sanzioni concrete: in caso di rifiuto scatta una multa di 30 euro più il 4% dell’importo della corsa non accettata. Questo vale anche per i taxi e per i noleggi con conducente (NCC), che devono quindi garantire la disponibilità di almeno un metodo elettronico funzionante a bordo.

L’obbligo riguarda sia i pagamenti con carte fisiche sia quelli tramite wallet digitali come Apple Pay o Google Pay, che nel settore turistico sono ormai molto diffusi.

POS taxi e NCC: commissioni e tariffe applicate

I costi legati al POS per taxi e NCC dipendono dal modello contrattuale scelto. I piani a consumo, senza canone, prevedono una commissione percentuale per transazione, tipicamente compresa tra l’1% e il 2% a seconda del provider e del circuito. Sono ideali per chi lavora con corse irregolari o stagionali.

I piani a canone, invece, garantiscono commissioni più basse (anche sotto l’1%) ma richiedono un volume costante di incassi elettronici per risultare convenienti.

Nel 2025 alcuni provider hanno introdotto agevolazioni specifiche per le microtransazioni sotto i 10 euro, frequenti nei taxi urbani, riducendo o azzerando le commissioni entro soglie mensili predefinite.

Soluzioni tecnologiche per pagamenti rapidi in corsa

Un terminale per taxi deve garantire portabilità, connessione stabile e tempi di autorizzazione molto rapidi. I modelli più utilizzati oggi sono i POS mobili con SIM multioperatore, capaci di agganciare la rete migliore disponibile, anche in movimento.

Sistemi come myPOS Go 2 offrono accredito immediato su conto dedicato, una funzione apprezzata da chi preferisce liquidità pronta senza attendere i classici T+1 bancari.

Nexi propone soluzioni integrate con piattaforme di gestione corse e con la possibilità di emettere ricevute digitali.

SumUp, invece, si distingue per la semplicità e per l’assenza di canoni fissi, utile a chi vuole pagare solo quando incassa.

La novità degli ultimi mesi è la diffusione delle soluzioni SoftPOS, che trasformano lo smartphone del conducente in un terminale contactless certificato. Per importi fino a 50 euro basta avvicinare la carta o lo smartphone del cliente al telefono dell’autista, riducendo al minimo l’hardware necessario e velocizzando la procedura di pagamento.

Il valore aggiunto per i viaggiatori

La presenza di un POS efficiente a bordo non ha solo una valenza normativa: rappresenta un vantaggio competitivo per i tassisti e gli NCC. I turisti stranieri, in particolare, scelgono con più fiducia chi consente di pagare con carte internazionali come Visa, Mastercard, American Express o UnionPay. Inoltre, la possibilità di ricevere la ricevuta digitale via e-mail o SMS semplifica la gestione delle note spese per i clienti business, un segmento importante soprattutto per gli NCC.