In Italia, quando si parla di pagamenti elettronici, è frequente sentire frasi come “pago con il bancomat”, ma in realtà si tratta di un uso improprio del termine. Bancomat e POS sono due elementi distinti che lavorano insieme per rendere possibile la transazione: il primo è un circuito di pagamento, il secondo è il dispositivo attraverso cui il commerciante riceve il pagamento.
Bancomat e PagoBancomat: il circuito italiano dei pagamenti
Il circuito Bancomat è il sistema di pagamento elettronico nazionale, nato negli anni Ottanta per gestire i prelievi di contante presso gli sportelli automatici. Con il tempo, la rete si è estesa ai pagamenti digitali nei negozi fisici attraverso il circuito PagoBancomat, diventando la principale infrastruttura per i pagamenti con carta di debito collegata a un conto corrente italiano.
Il termine “Bancomat” identifica quindi il circuito di prelievo, mentre PagoBancomat si riferisce ai pagamenti effettuati tramite terminale POS. Quasi tutte le carte di debito emesse dalle banche italiane supportano questo circuito, che garantisce transazioni sicure e immediate. A esso si è aggiunto in tempi più recenti Bancomat Pay, la soluzione pensata per i pagamenti digitali da smartphone e per i trasferimenti istantanei tra privati o tra cliente ed esercente.
Il funzionamento è semplice: quando si paga con una carta Bancomat, il sistema verifica la disponibilità sul conto corrente e addebita l’importo in tempo reale. Le transazioni avvengono sempre in euro e restano circoscritte al mercato italiano, salvo che la carta non sia abbinata a un circuito internazionale come Visa o Mastercard.
Che cos’è invece il POS
Il POS, acronimo di Point Of Sale, è il terminale che consente all’esercente di accettare i pagamenti elettronici. È il canale tecnico che collega la carta del cliente con la banca o l’istituto di pagamento dell’attività commerciale.
Ne esistono diverse tipologie:
- POS da banco, collegato alla rete fissa del negozio;
- POS mobile o smart POS, che funziona tramite connessione Wi-Fi o rete dati e si può utilizzare ovunque;
- POS virtuale, destinato ai pagamenti online o ai link di pagamento inviati via email o chat.
Ogni volta che un cliente paga con la carta, il POS invia la richiesta di autorizzazione al circuito di pagamento (come PagoBancomat, Mastercard o Visa). Se l’operazione viene approvata, l’importo viene trasferito sul conto dell’esercente.
Il POS non è quindi un circuito, ma uno strumento di accettazione. Senza di esso, nessun esercente potrebbe ricevere pagamenti elettronici, indipendentemente dal circuito su cui viaggia la carta del cliente.
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Le differenze principali tra Bancomat e POS
La differenza sostanziale è di natura tecnica e funzionale. Il Bancomat è il circuito che permette di spostare i fondi tra cliente e banca, mentre il POS è il terminale che rende possibile questa comunicazione. Il primo appartiene al mondo bancario, il secondo a quello dei servizi per esercenti.
Le carte Bancomat operano sul circuito PagoBancomat e vengono utilizzate per i pagamenti nei negozi, nei ristoranti, nei bar o per il prelievo di contante agli sportelli. Il POS è invece il dispositivo che l’esercente utilizza per leggere la carta e trasmettere la transazione.
Un’altra differenza riguarda l’ambito geografico: PagoBancomat è un circuito nazionale e funziona in Italia, mentre il POS può accettare più circuiti, anche internazionali. È il motivo per cui, quando si viaggia all’estero o si fanno acquisti su piattaforme straniere, è necessario disporre di una carta che supporti Visa o Mastercard oltre al Bancomat.
Costi e commissioni
Dal punto di vista dei costi, i circuiti nazionali come PagoBancomat sono storicamente più convenienti per gli esercenti, perché applicano commissioni inferiori rispetto a quelle dei circuiti internazionali. Le tariffe effettive dipendono però dal contratto stipulato con la banca o con il fornitore del servizio POS.
Dopo la regolamentazione europea sulle commissioni interbancarie, la differenza tra i vari circuiti si è ridotta, ma PagoBancomat resta spesso una delle soluzioni più economiche per accettare micropagamenti. È quindi utile che un esercente si assicuri che il proprio POS sia abilitato a questo circuito, così da ampliare la platea di clienti e ottimizzare le spese di incasso.
Perché si fa ancora confusione
Molti consumatori usano la parola “bancomat” per indicare genericamente la carta di debito o addirittura qualsiasi pagamento elettronico. È un’abitudine linguistica radicata, ma tecnicamente scorretta: il bancomat è un circuito, non una carta.
La confusione nasce anche dal fatto che la maggior parte dei POS espone il logo Bancomat accanto a quelli di Visa e Mastercard. L’utente tende quindi ad associare il marchio al terminale, quando in realtà indica solo uno dei circuiti accettati.