A Roma la transizione verso la mobilità elettrica è già una realtà quotidiana. La Capitale è oggi la città con il maggior numero di colonnine di ricarica in Italia e quella dove si vendono più auto elettriche. I vantaggi per chi sceglie un veicolo a zero emissioni non sono pochi: niente blocchi del traffico, accesso libero alla ZTL, parcheggi sulle strisce blu gratuiti e totale esenzione dalle domeniche ecologiche. È una trasformazione che ha radici lontane e che continua a crescere grazie a investimenti pubblici e privati nella rete infrastrutturale.
L’espansione è partita nel 2018 con il Piano Italia di Enel X, che prevedeva l’installazione di oltre 2.500 infrastrutture di ricarica su tutto il territorio nazionale. Da quel momento, la rete è cresciuta fino a superare oggi i 67.700 punti di ricarica, di cui circa 3.100 concentrati solo a Roma. Un dato che posiziona l’Italia tra i paesi europei più equilibrati nel rapporto tra punti di ricarica e auto elettriche in circolazione, con una media di un punto ogni cinque vetture.
Come funziona la ricarica e quanto costa
Ricaricare un’auto elettrica a Roma è un’operazione semplice e accessibile. È possibile attivare la colonnina avvicinando una card NFC oppure utilizzando l’app mobile del gestore del servizio. In molti casi, l’energia erogata varia di prezzo in base alla fascia oraria: nelle ore notturne si può ottenere un risparmio di circa il 30%, un incentivo importante per chi utilizza il veicolo ogni giorno.
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Ogni sessione di ricarica prevede un periodo di tolleranza di un’ora dopo il completamento del processo, per consentire all’automobilista di liberare la postazione. Superato questo limite, è buona norma spostare l’auto per permettere ad altri utenti di utilizzare la colonnina.
Pagare con il POS: la nuova frontiera della ricarica
Una delle novità più recenti è la possibilità di pagare la ricarica direttamente con il POS. Questa funzionalità è già attiva su circa 600 colonnine in tutta Italia e rappresenta un’evoluzione importante: fino a poco tempo fa era necessario appoggiarsi a un Mobility Service Provider tramite app o card prepagate. Ora invece si può utilizzare la carta o il bancomat con un semplice gesto, esattamente come per un qualsiasi altro pagamento contactless.
Per un settore che punta alla diffusione di massa, la possibilità di pagare con POS semplifica notevolmente l’esperienza d’uso e apre la strada a un modello più aperto e intuitivo, accessibile anche a chi non ha familiarità con le app dedicate.