SumUp ha lanciato Pagamenti Plus, un piano in abbonamento mensile pensato per chi utilizza con regolarità il POS e i servizi digitali del brand.
L’obiettivo è semplice: ridurre le commissioni sulle transazioni e garantire costi più prevedibili rispetto al modello “pay-per-use”, dove ogni pagamento comporta la tariffa standard dell’1,95%.
Con Pagamenti Plus, l’esercente paga 19 euro al mese (IVA esclusa) e ottiene commissioni ridotte allo 0,95% su tutte le transazioni con carte emesse nello Spazio Economico Europeo (SEE).
Il piano è disponibile per imprese e professionisti italiani con partita IVA attiva e può essere disattivato in qualsiasi momento, senza penali.
SumUp Pagamenti Plus: come funziona il piano
Il piano non richiede nuovi dispositivi né procedure aggiuntive. Chi possiede già un terminale SumUp (come SumUp Solo Lite, Solo o Terminal) o utilizza Tap to Pay su smartphone può attivare Pagamenti Plus direttamente dall’account SumUp.
Le nuove tariffe vengono applicate automaticamente a tutte le transazioni POS e digitali.
Condizioni principali (aggiornate al 2025):
- Canone mensile: 19 € (IVA esclusa)
- Commissione per carte SEE: 0,95%
- Commissione per carte extra-SEE, aziendali e premium (Amex incl.): 1,99%
- Accredito: entro 3 ore sul Conto Aziendale SumUp, oppure entro 2–3 giorni lavorativi su conto bancario esterno
- Disdetta: libera, senza vincoli contrattuali
- Compatibilità: POS SumUp (Solo Lite, Solo, Terminal), Tap to Pay, pagamenti online e link di pagamento
Il piano si integra con tutte le soluzioni di incasso SumUp (dal POS fisico ai link di pagamento, dal negozio online all’app mobile) offrendo un’unica struttura tariffaria più vantaggiosa.
Quando conviene SumUp Pagamenti Plus
Pagamenti Plus è pensato per chi incassa regolarmente con carte e desidera abbattere il peso delle commissioni.
Conviene soprattutto a chi supera 2.000–3.000 euro di pagamenti elettronici al mese, poiché il risparmio sulle percentuali compensa il canone fisso.
Esempio pratico:
- Piano standard (1,95%): su 3.000 € di incassi → 58,50 € di commissioni
- Pagamenti Plus (0,95% + 19 €): su 3.000 € di incassi → 47,50 € di costi totali
Il vantaggio cresce proporzionalmente al volume di incasso, rendendo il piano particolarmente interessante per bar, negozi, parrucchieri, studi professionali e attività con clientela ricorrente.
Al contrario, per chi utilizza il POS solo saltuariamente, il modello “a consumo” resta più conveniente.
Limiti e aspetti da considerare
Nonostante il taglio delle commissioni, Pagamenti Plus non è privo di limiti:
- Le tariffe ridotte non si applicano alle carte aziendali, premium o extra-SEE;
- Il canone mensile è fisso, anche nei periodi con incassi minimi o nulli;
- Non sono previste funzionalità aggiuntive sul terminale: il vantaggio è solo economico.
Inoltre, le condizioni possono variare in caso di promozioni o aggiornamenti commerciali, quindi è sempre consigliabile verificare i termini contrattuali aggiornati su sumup.it prima dell’attivazione.
Un modello che spinge alla fidelizzazione
Il lancio di Pagamenti Plus riflette una tendenza più ampia nel mercato dei pagamenti digitali: spostare l’attenzione dalle singole transazioni ai modelli di abbonamento.
Per l’esercente, ciò significa prevedibilità nei costi e commissioni più basse; per l’operatore, una maggiore fidelizzazione dei clienti attivi.
Il risultato è un equilibrio utile soprattutto alle micro e piccole imprese, che possono così gestire il POS con trasparenza e senza vincoli bancari complessi.
In un contesto dove i margini si riducono e l’obbligo di tracciabilità aumenta, Pagamenti Plus rappresenta una formula concreta per contenere le spese operative e mantenere competitività.